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sabato 10 aprile 2010

Gente di Minerbio


Carlo Rossi, nasce nel 1953 a Novoli (Lecce).
Ad appena 19 anni s’impadronisce della tecnica incisoria, che diventa con il tempo sempre più sua, raffinandosi nelle valenze stilistico-formali e nelle diverse sperimentazioni che mette in atto.
Si trasferisce a Bologna nel 1975, dove avvia un suo laboratorio calcografico perfezionandone il procedimento già conosciuto e sperimenta e approfondisce diverse tecniche grafiche: xilografia, litografia e serigrafia non abbandonando mai la pittura che lo fa sognare e lo affascina.
I suoi soggetti prediletti sono la figura umana immersa nell’ambiente naturale.
La prima mostra a Bologna nei locali del Club 37,ancora studente nel 1975 dove espone incisioni all’acquaforte, un omaggio al Tiepolo.lle altre si susseguono ciclicamente e regolarmente come le pubblicazioni dei suoi dipinti .
Numerose le sue realizzazioni grafiche e le sue immagini elaborate al computer

Un artista a trecento sessanta gradi,che non si ferma mai ai risultati ottenuti, ma che è in continua evoluzione al passo con i tempi; che vuole trasmettere al pubblico, parlando diversi e nuovi linguaggi, un’arte che va diritto al cuore, come le emozioni che ci trasmette nelle sue fantastiche elaborazioni grafiche e nelle sue armoniose Performance, nella sua pittura e nelle sue incisioni.

Dalla prentazione di Barbara Vincenzi
DUE TECNICHE CI HANNO PARTICOLARMENTE COLPITO DELLA SUA POILIEDRICITA' ARTISTICA
L'intarsio
Rivestimento della superfice esterna di un mobile in legname comune con fogli sottili, detti piallacci, di spessore da 0,5 a 5 mm circa, di un legname più pregiato. (Se lo spessore è maggiore l'operazione si chiama placcatura.) L'impiallacciatura, molto usata in ebanisteria, viene eseguita con quercia, noce, mogano, tek, ciliegio, ebano, palissandro e altri legni pregiati. Perché l'operazione riesca occorre preventivamente rendere scabra la superfice sottostante; poi si stende la colla, manualmente o a macchina, si riscalda contemporaneamente sia il piallaccio, sia la tavola, indi si ottiene l'adesione delle due parti o a mano, mediante apposito martello, o meccanicamente, mediante presse o calandre.
ECCONE UN ESEMPIO

Pirografia su legno
La pirografia (dal greco pyr=fuoco e grafo=disegno) è molto antica. Si lavora usato un apposito attrezzo (Pirografo), effettuando delle bruciature su legno, e altri materiali di cui: il cuoio, sughero e con una apposita punta, anche il polistirolo. Il lavoro si effettua mediante un apposito strumento come una penna con la punta rovente. Il Pirografo è composto da un trasformatore a 12volt e diverse punte per ottenere effetti diversi. L'efficacia valenza, dipende dalle capacità e l'utilità che si fa dell'attrezzo. Più si da pressione in fase della lavorazione, e più scuro diventa il segno tracciato, fino a farlo diventare nero bruciato.
Esistono varie punte per incidere il legno, come esistono vari modelli di Pirografo.
Se si ha l'esigenza di ottenere della buona qualità e utilità professionale, è sempre meglio sceglierne uno professionale, dotato di una serie di punte assortite.
Esistono vari tipi di legni per lavorare per creare una pirografia su legno di cui: Frassino, Pioppo (multistrati), Tiglio, Acero. Questi sono alcuni dei legni più indicati per la Pirografia, ottenendo un buon risultato.
ECCONE UN ESEMPIO


Come fà uno ad accorgersi che è un artista? Abiamo chiesto: il vero creativo, ha una sensibilità fuori dal comune, ha risposto Carlo.....accorgendosi della grande passione per l'arte con una forte sensibilità interiore e la percezione visiva delle cose e della realtà che lo circonda.

Ed e' per questo , probabilmente , che i suoi corsi di tecniche artistiche sono molto seguiti .
I programmi dei corsi si possono scaricare dal sito
Carlo Rossi
Per Contatti
realistico@libero.it
realistico53@gmail.com

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