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lunedì 1 dicembre 2014
Minerbio
Attualmente vedo Minerbio abbandonata vecchia impotente , tutto cio' che e' bello scomparso .
Portici vuoti , locali inesistenti e poco frequentati , oserei dire un paese Arenato e incapace di novita'
Portici vuoti , locali inesistenti e poco frequentati , oserei dire un paese Arenato e incapace di novita'
domenica 30 novembre 2014
domenica 3 febbraio 2013
KARATE CORSI A MINERBIO
Karate
DA:http://it.wikipedia.org/wiki/Karate
E' un'arte marziale nata nelle Isole Ryukyu, (oggi Okinawa), in Giappone. Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni chiamati: te ( letteralmente: "mano
vuota"?) e dal kenp cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa, che prevede l'ausilio delle armi tradizionali
(Bo, Tonfa, Sai, Nunchaku, Kama), è strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato della sua componente
marziale e finalizzata ai risultati competitivi tipici dell'agonismo occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato era studiato e
praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.
Il Karate fu sviluppato nel Regno delle Ry ky prima della sua annessione al Giappone nel XIX secolo. Fu portato sul continente giapponese durante il periodo degli
scambi culturali fra i nipponici e gli abitanti delle Ryukyu. Nel 1922 il Ministero dell'Educazione Giapponese invitò Gichin Funakoshi a Tokyo per una dimostrazione di
karate. Nel 1924 l'Università Keio istituì in Giappone il primo club universitario di Karate, e nel 1932 tutte le maggiori università avevano i loro club. In un'epoca di
crescente militarismo giapponese, il nome fu modificato da mano cinese a mano vuota che in entrambi i modi viene pronunciato karate – ad indicare che i nipponici
svilupparono una forma di combattimento di stile giapponese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale Okinawa divenne un importante sito militare statunitense, ed il Karate
popolare tra i soldati stanziati sulle isole.
Shigeru Egami, capo istruttore del Dojo Shotokan, riteneva che "la maggior parte dei sostenitori del karate nei Paesi oltre mare vedeva questa disciplina solo come una
tecnica di combattimento. Film e televisione rappresentavano il karate come un modo "misterioso" di combattere, capace di causare la morte o il ferimento
dell'avversario con un singolo colpo. I mass media lo rappresentavano come una pseudo arte lontana dalla realtà. Shōshin Nagamine scrisse: "Il Karate può essere
considerato come una lotta con se stessi, o come una maratona lunga tutta la vita che può essere vinta solo attraverso l'autodisciplina, il duro allenamento e i propri
sforzi creativi."
Nato come arte marziale per il combattimento e l'autodifesa, con il tempo il karate si è trasformato in filosofia di vita, in impegno costante di ricerca del proprio
equilibrio, in insegnamento a "combattere senza combattere", a diventare forti modellando il carattere, guadagnando consapevolezza e gusto nella vita, imparando la
capacità di sorridere nelle avversità e di lavorare con determinazione e nel rispetto degli altri. Solo quando questo insegnamento verrà compreso appieno, sostengono i
suoi estimatori, l'allievo potrà essere veramente libero e realizzato.
DA:http://it.wikipedia.org/wiki/Karate
E' un'arte marziale nata nelle Isole Ryukyu, (oggi Okinawa), in Giappone. Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni chiamati: te ( letteralmente: "mano
vuota"?) e dal kenp cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa, che prevede l'ausilio delle armi tradizionali
(Bo, Tonfa, Sai, Nunchaku, Kama), è strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato della sua componente
marziale e finalizzata ai risultati competitivi tipici dell'agonismo occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato era studiato e
praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.
Il Karate fu sviluppato nel Regno delle Ry ky prima della sua annessione al Giappone nel XIX secolo. Fu portato sul continente giapponese durante il periodo degli
scambi culturali fra i nipponici e gli abitanti delle Ryukyu. Nel 1922 il Ministero dell'Educazione Giapponese invitò Gichin Funakoshi a Tokyo per una dimostrazione di
karate. Nel 1924 l'Università Keio istituì in Giappone il primo club universitario di Karate, e nel 1932 tutte le maggiori università avevano i loro club. In un'epoca di
crescente militarismo giapponese, il nome fu modificato da mano cinese a mano vuota che in entrambi i modi viene pronunciato karate – ad indicare che i nipponici
svilupparono una forma di combattimento di stile giapponese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale Okinawa divenne un importante sito militare statunitense, ed il Karate
popolare tra i soldati stanziati sulle isole.
Shigeru Egami, capo istruttore del Dojo Shotokan, riteneva che "la maggior parte dei sostenitori del karate nei Paesi oltre mare vedeva questa disciplina solo come una
tecnica di combattimento. Film e televisione rappresentavano il karate come un modo "misterioso" di combattere, capace di causare la morte o il ferimento
dell'avversario con un singolo colpo. I mass media lo rappresentavano come una pseudo arte lontana dalla realtà. Shōshin Nagamine scrisse: "Il Karate può essere
considerato come una lotta con se stessi, o come una maratona lunga tutta la vita che può essere vinta solo attraverso l'autodisciplina, il duro allenamento e i propri
sforzi creativi."
Nato come arte marziale per il combattimento e l'autodifesa, con il tempo il karate si è trasformato in filosofia di vita, in impegno costante di ricerca del proprio
equilibrio, in insegnamento a "combattere senza combattere", a diventare forti modellando il carattere, guadagnando consapevolezza e gusto nella vita, imparando la
capacità di sorridere nelle avversità e di lavorare con determinazione e nel rispetto degli altri. Solo quando questo insegnamento verrà compreso appieno, sostengono i
suoi estimatori, l'allievo potrà essere veramente libero e realizzato.
L'Artista
ADAMO MARCO
Il falegname .
C'E' CHI DICE CHE IN OGNUNO DI NOI C'E' UN ARTISTA NASCOSTO .
BISOGNA COMUNQUE TIRARLO FUORI O ESSERE CAPACE DI FARLO , FORSE ASPETTANDO IL MOMENTO GIUSTO .
LA PROVA ?
ECCOLA !
DONNA DI CUORI
. il nome non fa paura, il nome non fa mai paura... è piů facile apprezzare una persona che ci assomigli che una completamente diversa.
GENTE DI MARE
importante sapersene andare, al momento giusto... senza aspettare.
LA STELLA DEL MATTINO
... il sole, pronto ad accoglierci come un amico per riscaldare le nostre giornate.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Marco Adamo e' un falegname , un artigiano , un creativo che un giorno si e' accorto che mettendo assieme delle cose completamente diverse non solo nei materiali ma anche nell'uso originario , riusciva visualizzare quello che aveva dentro
...................................................
Lavora a Minerbio
ADAMO MARCO
Il falegname .
C'E' CHI DICE CHE IN OGNUNO DI NOI C'E' UN ARTISTA NASCOSTO .
BISOGNA COMUNQUE TIRARLO FUORI O ESSERE CAPACE DI FARLO , FORSE ASPETTANDO IL MOMENTO GIUSTO .
LA PROVA ?
ECCOLA !
DONNA DI CUORI
. il nome non fa paura, il nome non fa mai paura... è piů facile apprezzare una persona che ci assomigli che una completamente diversa.
GENTE DI MARE
importante sapersene andare, al momento giusto... senza aspettare.
LA STELLA DEL MATTINO
... il sole, pronto ad accoglierci come un amico per riscaldare le nostre giornate.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Marco Adamo e' un falegname , un artigiano , un creativo che un giorno si e' accorto che mettendo assieme delle cose completamente diverse non solo nei materiali ma anche nell'uso originario , riusciva visualizzare quello che aveva dentro
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Lavora a Minerbio
sabato 30 giugno 2012
ISTITUTO RAMAZZINI E LA GENTE COMUNE
OGNI UNO , ALLA SUA MANIERA , A SUO MODO CONCORRE PER QUALCOSA O PER QUALCUNO .
E' MOLTO APPREZZABILE CHI FA' QUALCOSA PER ALTRI , ANCORA DI PIU PER ALTRI CHE NON CONOSCONO .
E' IL CASO DI QUESTE PERSONE , GENTE COMUNE , CHE HANNO ORGANIZZATO QUESTA MANIFESTAZIONE, IL CUI RICAVATO SARA' DEVOLTO PER AIUTARE
L'ISTITUTO RAMAZZINI .
Auguri , e che sia una meravigliosa serata con tanta gente.
giovedì 14 giugno 2012
LIBRI SOTTO LE STELLE MINERBIO
Giunta al terzo anno d vita, "Libri
sotto le Stelle" è una rassegna dedicata al libro che si svolge da
giugno a settembre a Minerbio (BO).
L'Associazione Culturale
Babylonbus, organizzatrice della manifestazione, fin dalla prima
edizione si è posta di far parlare il libro prima ancora che l'autore:
attraverso reading o vere e proprie rappresentazioni, e contaminazioni con
forme d'arte varie, il libro prende vita, diventa spettaacolo, emozione.
L'autore non è più protagonista, ma diventa parte integrante dello spettacolo,
e il suo messaggio arriva diretto al pubblico, che si incuriosisce, si
appassiona, e si avvicina ad un oggetto che rischia di cadere in disuso, tanto
poco si è abituati alla lettura.
I libri da rappresentare vengono
scelti in genere nell'ampio panorama della piccola editoria, che spesso
meritano ma hanno poco spazio e pochissima visibilità. Ma non sono mancati nomi
di un certo rilievo, quando si è trattato di parlare di argomenti di un certo
peso: quali Enrico Bellavia (giornalista di Repubblica della
redazione di Palermo, con il libro "Un uomo d'onore"), Loriano
Macchiavelli e Patrick Fogli per un "Faccia a
Faccia" sulla strage del 2 agosto, e, lo scorso anno, Daniele
Biacchessi, che ha presentato il libro "Teatro Civile"
attraverso il monologo in anteprima nazionale "Ustica punto
Condor".
Quest'anno ospite d'eccezione, Giulio
Cavalli, per un "Libri sotto le Stelle - Special" con il libro "L'innocenza
di Giulio - Andreotti e la mafia"
-
22
giugno ore 21: Istoria di un Basilisco Di GiamPiero Brenci, Maglio Editore
Presentazione teatrale cum piccolo atto unico,
scaramuccia et intervista, raccontando di strano animale mitologico, terribile
e raro... "sintesi arcana tra un gallo, un'aquila, un serpente
mortale ed un velenoso scorpione".
- 6 luglio ore 21: "Libri sotto le Stelle - Special": L'Innocenza di Giulio Di Giulio Cavalli, Ed. Chiarelettere
"La stragrande maggioranza degli italiani è convinta che Andreotti sia vittima di una persecuzione". Ma la realtà è ben diversa.
--
20
luglio ore 21: Il passato imperfetto Di Salvatore Vaccari, Maglio Editore
Tre racconti ambientati nel passato: un passato
"imperfetto" dove disumanità, rabbia e rancori diventano umanità.
-
24
agosto ore 21:Zigulì - La mia vita dolceamara con un figlio disabile Di Massimiliano Verga, Mondadori Editore
Drammaticamente ironico. Un libro più che bello,
necessario
-
7
settembre ore 21: Serialchillers. Autori Vari, Maglio Editore
Venticinque volti in bianco e nero per venticinque
storie. 25 racconti noir, scritti da esordienti che hanno partecipato alla
prima edizione del premio letterario “Serial Chillers Award – 25 incensurati in
cerca d’autore”.
“Giulio Cavalli, Milano 1977,
fonda a Lodi nel 2001 la compagnia Bottega Dei Mestieri Teatrali.
Autore del testo e della regia delle prime produzioni è per la prima volta anche interprete nel 2006. Da allora il suo percorso si è andato definendo: oggi si può individuare nell’approfondimento di temi ‘scomodi’ e di attualità raccontati in alcuni casi con pungente ironia e calati in una drammaturgia originale basata sull’analisi dei fatti e sull’inchiesta giornalistica. Con i suoi spettacoli e i suoi interventi oggi è in prima linea contro la criminalità organizzata e il malaffare nella politica.
Autore del testo e della regia delle prime produzioni è per la prima volta anche interprete nel 2006. Da allora il suo percorso si è andato definendo: oggi si può individuare nell’approfondimento di temi ‘scomodi’ e di attualità raccontati in alcuni casi con pungente ironia e calati in una drammaturgia originale basata sull’analisi dei fatti e sull’inchiesta giornalistica. Con i suoi spettacoli e i suoi interventi oggi è in prima linea contro la criminalità organizzata e il malaffare nella politica.
L’ultimo spettacolo è
“L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto”, per la regia di Renato
Sarti, scritto in collaborazione con Gian Carlo Caselli e Carlo Lucarelli e con
le musiche di Cisco.
Dalla stagione 2007-2008 Giulio Cavalli è direttore artistico del Teatro Nebiolo di Tavazzano (Lo).
Dalla stagione 2007-2008 Giulio Cavalli è direttore artistico del Teatro Nebiolo di Tavazzano (Lo).
Nel dicembre 2009 è stato
ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’impegno
profuso nella lotta alla criminalità organizzata.
Nel gennaio 2010 è stato
premiato a Catania con il premio Pippo Fava e ha ricevuto nella sala del
Consiglio Provinciale di Milano il premio Campione della Cultura dell’anno.
Cavalli è autore del libro
Linate 8 ottobre 2001:la strage edito da XXII nel 2007; Editori Riuniti
pubblica nel 2010 Fronte del palco libro-intervista scritto con Sergio Nazzaro;
nell’ottobre 2010 esce Nomi, Cognomi e infami Edizioni Ambiente Verdenero
Inchieste. Nel marzo 2012 “L’INNOCENZA DI GIULIO – Andreotti e la mafia” è
pubblicato da CHIARELETTERE.
Cavalli collabora con Il
Fatto Quotidiano.
Dall’aprile 2010 è stato
eletto consigliere regionale candidato indipendente nella lista di IDV in
Lombardia. Ha aderito successivamente al gruppo di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
che oggi rappresenta in Lombardia con Chiara Cremonesi.”
venerdì 25 maggio 2012
ANTEPRIMA
PERCHE ' PINOCCHIO NON PUO' DIVENTARE ARTISTA ?
FORSE LO E' GIA'! DENTRO , OPPURE LO E' SEMPRE STATO.
E' STATO CREATO DA UN ARTISTA DEL LEGNO -GEPPETTO ....... FALEGNAME.
PERCHE' UN FALEGNAME NON PUO' ESSERE ARTISTA?
UN GIORNO TRA LEGNO
E MOBILI DA RIPARARE
APPARVE UN CAVALLETTO DA PITTORE .
MA' DISSE IL FALEGNAME ,
DA DOVE? COME ?
E , LA SERA PRESO DA .......
COMINCIO' A.....PENSARE
E CREARE...........
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